Exaland di Spime.im. Un’esperienza virtuale immersiva al Museo del Cinema di Torino

Bisognerebbe davvero indagare in maniera approfondita la componente immersiva che si sta ritagliando uno spazio sempre più preponderante sia nella comunicazione che nell’arte contemporanea. Dalla Realtà virtuale a quella aumentata, il gaming e la Mixed reality, le tecnologie digitali stanno colonizzando nuovi territori della fruizione e dell’esperienza artistica. Generando esperienze orientate ad ampliare le possibilità espressive andando ad accumulare modelli e forme provenienti dal cinema, dal video, dall’arte, dalla musica.

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Exaland di Spime.im è un chiaro esempio in questa direzione. E se volete fare questa esperienza l’appuntamento è sabato 15 settembre 2018 (ore 21.00) al Museo del Cinema di Torino (Mole Antonelliana, Aula del Tempio).

Exaland fa parte del calendario degli eventi della mostra SoundFrames (in programma al Museo Nazionale del Cinema fino al 7 gennaio 2019).

Realizzato dal collettivo Spime.im, si tratta di un’esperienza immersiva e interattiva.

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Exaland è una performance A/V in realtà virtuale gestita attraverso i wearable controllers ReMidi: un guanto smart – progettato e realizzato tra Austin e Torino – che trasforma la mano in un versatile strumento musicale in grado di generare e controllare suoni, armonie, ritmi, melodie e immagini. Protagonista del live è un mondo lisergico e infinitamente mutevole, con paesaggi psichedelici generati in tempo reale analizzando lo spettro delle frequenze della sorgente audio, e che può essere fruito dal pubblico in VR / 360° su “device mobile”.

I movimenti generano suoni e l’opera si concretizza come un viaggio aptico in un ambiente da vivere in prima persona e addirittura modificare con i propri gesti. L’idea è quella di costruire uno spazio virtuale alternativo, abitabile attraverso la gestione di elementi creativi come i movimenti, i suoni e la visione.

La mano, vestita del guanto smart sensoriale si trasforma in uno strumento per l’interazione e la creazione. Una creazione che modella uno spazio virtuale che è l’ambiente immersivo della performance stessa e che potrà essere fruita anche attraverso dei visori VR, dove il pubblico potrà inserire il proprio smartphone collegato a un link dove andranno in diretta le immagini.

 

Spime.im è un collettivo artistico formato da Davide Tomat, Gabriele Ottino, Stefano Maccarelli e Marco Casolati, che ha lo scopo di indagare, attraverso progetti transmediali, le estetiche e i linguaggi derivati dall’affermarsi della realtà digitale.
Il collettivo crea esperienze audio-video immersive, che esplorano i confini dell’identità, della corporeità e della percezione, in un mondo in cui il nostro doppelgänger virtuale – il nostro doppio nell’era digitale – assume una posizione sempre più intensa, protagonista e totalizzante. Si ha così l’evoluzione dello spettacolo cinematografico, che diventa sempre più articolato e non più passivo dal punto di vista della fruizione.