Il cinema è femmina. Omaggio a George Cukor, questo il titolo della rassegna che, iniziata ad aprile, si sta svolgendo nella sala del Museo del Cinema di Torino.
Un progetto organizzato da “Schermi d’Amore – Verona Film Festival”, la manifestazione che da anni propone retrospettive e rassegne legate al melodramma cinematografico.
Qusta volta tocca a Cukor, il raffinato regista che si è distinto per il suo tocco particolare e la sua estrema sensibilità per l’universo femminile. Basti ricordare Donne, garbata e allo steso tempo spietata commedia con Norma Shearer, Joan Crawford e Joan Fontaine, La costola di Adamo, imprescindibile commedia sofisticata sulla guerra dei sessi con Katharine Hepburne e Spencer Tracy, Scandalo a Filadelfia, sempre con la Hepburne, contesa questa volta da Cary Grant e James Stewart.
Come non ricordare la bellezza sensuale di Ava Gardner in Sangue misto o la giovane e frizzante Judy Garland nel celeberrimo E’ nata una stella… le regole del musical Cukor le conosce molto bene e anche se Facciamo l’amore non è un capolavoro, Marilyn Monroe è splendida, mentre ogni cosa è perfetta (dai costumi alle scenografie, le canzoni e la sceneggiatura) in My Fair Lady ed ancora più perfetta è Audrey Hepburne diretta e vista da George Cukor.
Decisamente poco incline a definirsi autore, la sua professionalità messa al servizio di un gusto unico e originale, capace di un cinismo a volte crudo, altre più “moderato”, fanno di Cukor uno dei grandi nomi della Hollywood classica, a mio parere assolutamente sullo stesso piano di Howard Hawks e di Ernst Lubitsch