Questa sera dalle 18.30 alle 20.30 Vanessa Beecroft, l’artista italiana conosciuta internazionalmente per le sue installazioni e fotografie, si appropria di un luogo senza tempo della città di Palermo, la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, antica chiesa scoperchiata, rudere di chiesa, incastonato nel centro di Palermo e circondato da giardini.
L’evento, VB62, che inaugura le attività della Fondazione GOCA di Palermo, è realizzato nell’ambito del programma Sensi Contemporanei, all’interno delle attività previste dall’Accordo di Programma Quadro -Azioni di sistema per il Turismo e in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Comunicazioni e Trasporti (Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo) e il Comune di Palermo, grazie anche al sostegno della Galleria Lia Rumma (Milano/Napoli) e la Galleria Massimo Minini (Brescia).
La performance prevede anche l’uso di alcune sculture che, a partire dal 17 luglio, saranno esposte, fino al 26 ottobre, presso lo spazio dedicato alle mostre temporanee della Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo, al Complesso di Sant’Anna.
Lo Spasimo è un luogo che si anima di musica e teatro, racchiudendo ogni evento in una sorta di eterno presente. … la performance della Beecroft è un momento di una città possibile, di una grande città mediterranea, naturalmente predisposta alla cultura, all’incrocio, e troppo spesso invece impantanata in altro, ferma.
Nel caso della Beecroft si tratta di un primo intervento di arte contemporanea in cui verranno invitati artisti a produrre opere ispirandosi ai luoghi palermitani. Opere che poi verranno esposte in città. Un progetto importante che si lega al territorio… proprio nella giornata in cui Roberta Torre propone alcuni suoi lavori e li presenta al pubblico palermitano (presso “fuocolaio”, in piazzetta borgese (vicolo signuruzzo) dalle 19.00).
Anche la Torre è artista “straniera”, milanese che ha visuto parecchio a Palermo, che ne ha investigato soprattutto l’anima popolare e che è riuscita ad intraoppolarne parte dell’enigma tragico e splendente in Angela, un melodramma pregevole, un film che ho amato molto, sensuale, vivo… in grado di rendere i colori, i suoni, la memoria di vite vissute, di fatti, della città di Palermo…