Poche volte mi è capito di essere coinvolto in un progetto che parte da un libro e riesce a creare un gruppo su alcuni temi, anzi fa crescere questo gruppo, spingerlo a incontrarsi (non solo nelle occasioni pubbliche delle presentazioni) e a riflettere su un prosieguo, sulla possibilità di costruire un’architettura sempre più forte e complessa.
Ecco questo mi è successo con il gruppo (davvero interdisciplinare) messo insieme da Francesco De Biase per il libro Rimediare – Ri-mediare. Saperi, tecnologie, culture, comunità, persone (Franco Angeli).
Si tratta di una serie di riflessioni provenienti da campi di studio molto differenti che convergono sul fare luce sulla nostra società, sui cambiamenti e le mutazioni così profonde che la stanno attraversando e modificando. Una visione ampia e complessa che ha per sua missione quella di evitare semplificazioni e che riflette su alcune questioni centrali rispetto a chi siamo e dove vogliamo andare… a partire dal modello di sviluppo occidentale e le sue le distorsioni. Una riflessione che si radica nel presente e che vuole dialogare (e aprire un dialogo anche/soprattutto all’esterno) mostrando le connessioni tra fenomeni molto differenti.
Un’esperienza, per l’appunto, che sta proseguendo e che sta immaginando luoghi e forme nuove di espressione.
Intanto segnalo l’appuntamento di mercoledì alle 18, la seconda puntata di A Playful Society, le tavole rotonde che sviluppano il tema dei giochi e della gamifcation in diversi ambiti, da quello psichiatrico, medico, scientifico fino a quello dei beni culturali (questo nello specifico verrà trattato mercoledì)