Corso Salani

Penso di aver visto ogni film di Corso Salani, ho sempre ammirato il suo cinema così personale, le sue storie di confini, di viaggi, di incontri e di amori. Il suo cinema è anche indissolubilmente il suo corpo di attore, il suo volto, divenuto famoso per l'interpretazione de Il muro di gomma di Marco Risi, il suo modo di fare e di parlare. Avevo deciso di occuparmi per un convegno di Confini d'Europa, un progetto interessante a metà strada tra documentario e fiction,una produzione
Vivo Film in collaborazione con
Rai Tre – Fuori Orario chee si compone di 6 film: #1 Ceuta e Gibilterra (2006) con Ana Sanchez Gomez, #2 Rio De Onor con Anette Dujisin (2006), #3 Imatra (2007) con Paloma Calle, #4 Talsi (2007) con Liga Vitina, #5 Chişinău (2008) con Raluca Botorogeanu, #6 Yotvata (2008) con Eliana Sohejter.

Per l'occasione l'avevo conosciuto, mi aveva fornito dei materiali, ci sentivamo via mail, poi a Roma per il Convegno è venuto, abbiamo passato una bella serata scherzando sul fatto che avrei dovuto parlare di lui con lui presente in sala. Ogni tanto ci sentivamo, mi parlava del progetto del nuovo film che stava realizzando, mi parlava dei Litfiba, suoi compagni di avventura nella sua giovinezza fiorentina…

Oltre a piacermi il suo cinema, mi piaceva la sua persona, la sua ironia… sapere della sua morte è stato per me un vero dolore… non voglio neanche dire le cose più ovvie: così giovane, così vitale. Un infarto lo ha portato via qualche giorno fa. Domani ci saranno i funerali a Firenze… io so che mi mancherà. Mi mancheranno i suoi film, sapere che c'era uno come lui che faceva il cinema che faceva lui… libero. Non posso certo dire che eravamo amici ma mi mancheranno le mail e le telefonate che ci scambiavamo…