Anopticon e i limiti della visione

Oggi su Repubblica si può trovare un interessante articolo sul progetto Anopticon che sta sul sito Tramaci, si tratta di un progetto che inverte il Panopticon studiato e teorizzato dal filosofo francese Michel Foucault. Un contrasto all'ingerenza nella vita di noi cittadini realizzato attraverso le camere di sorveglianza . Il progetto prevede una mappatura delle camere di videosorveglianza. Una moto "dal basso" per contrastare l'occhio vigilante dell'Ordine. Mi ero già occupato del fenomeno di "guerriglia" alle CCTV parlando del convegno sulla Sousveillance. Trovo interessante non solo la pratica di contrasto per il tramite del web, ma mi immagino anche lo scenario in cui oltre a mappare si possano riprendere le camere di sorveglianza, quando gli sguardi si incrociano, cozzano, magari vanno in cortocircuito. Quando la pratica del vedere annulla la visione, quando la "megaloscopia", come la chiama un altro filosofo francese, Paul Virilio, annulla lo sguardo. Il problema della sicurezza e della privacy sta divenendo un problema del visivo, dei limiti del visivo e della sua espansione… e questo devo dire è davvero intrigante…