Vorrei presentare un libro a mio avviso
davvero interessante sul cinema digitale, Impronte digitali. Il cinema e le sue
immagini tra regime fotografico e tecnologia numerica (Bulzoni) di Christian
Uva. Conosco Uva da diversi anni e apprezzo i suoi studi… questo ultimo
libro, con una bella prefazione di Laurent Jullier, è forse il suo sforzo
maggiore e deriva dagli studi fatti nel suo percorso di dottorato. Uva si
occupa di digitale, cercando di descrivere che cos’è la tecnologia digitale e
che cos’è il cinema digitale e ovviamente che cos’è davvero la cultura
digitale.
Uva offre un apporto che definisce il piano
teorico sulla tecnologia digitale ma poi dispiega il proprio sguardo sui testi
e sui diversi media, guardando alle immagini reality, quelle a low definition,
le guerrilla television, la nuova immagine giornalistica e terroristica e poi
indaga e analizza alcuni film cardine del cinema digitale contemporaneo. Un
buon libro che ha anche il pregio di levare di mezzo alcuni falsi problemi sul
digitale come quello di esser un’immagine non realistica, come se tutte le
immagini cinematografiche, televisive, elettroniche e digitali non fossero
simulacrali e soprattutto senza rendersi conto che il massimo utilizzo del
digitale è proprio nel versante del realismo, del diario, della cronaca, del
documentario, del reportage…