Video Series, è il nome del canale di video che Redbull TV dedica a diversi generi di video adrenalinici (dalle bike ai vari sport estremi) che vengono archiviano secondo una sorta di episodicità (qui). Spesso girati con la GoPro, i video vengono postati secondo categorie e creano così un database omogeneo e una serialità particolare, e comunque assai differente da quella televisiva.
Ne ho già parlato nel mio volume “Visioni digitali” (Einaudi) della qualità specifica della serialità nel web:
Un’altra delle qualità specifiche dei video dei media digitali è quindi di essere social, di nascere all’interno di piattaforme di condivisione e quindi di possedere nel proprio Dna i geni della viralità e della diffusione. Virali e anche seriali, perché la serialità nel web assume soprattutto i caratteri di un magazzino in cui è la componente ipertestuale a essere più significativa di quella consecutiva che invece caratterizza la serialità al cinema e in TV.
Ribadisce il concetto Marzia Morteo nel suo accuratissimo volume “Archeologia del web. Le origini del cinema online” (Franco Angeli):
Le web series, infatti, sono suddivise in episodi della durata di 5-10 minuti e la loro programmazione può avere una regolarità settimanale, anche se più spesso è casuale. Non sono, perciò, ancorate alla rigidità e alle regole del palinsesto televisivo che insegue il proprio pubblico ma alla temporalità sempre attiva della comunicazione virale che si fonda sulla volontà, la voglia, la capacità dell’utente di raccomandare, archiviare e diffondere contenuti.
Va anche detto che le video serie di Redbull, così come quelle di National Geographic o di Nasa TV pongono un’altra questione fondamentale dei web video, cioè lo specifico “real”. Molti video del web sono real, real time, live streaming, reality… si rifanno cioè alla cronaca, al reportage, al documentarismo, al diario, alla ripresa reale come quelle delle camere di sorveglianza, quelle della GoPro e di altre action camera, i timelapse etc. Esiste un universo factual, real e webdoc che è centrale nella galassia di forme e modi audiovisivi digitali e che sarebbe ora di catalogare, storicizzare e analizzare per le sue specifiche.
Introdurrò questo aspetto nel mio intervento agli Italian Doc Screening (qui il programma) che si terranno a Palermo dal 12 al 16 di settembre
Non-fiction content in the online video galaxy
Simone Arcagni Professor, New Media, Università di Palermo | Italy
Reality, Factual, Webdocumentary, Data Visualisation, Doc Series, New Journalism…a wealth of non-fiction content is colonising the online video galaxy.
This universe of forms and practices inherent to new technologies (mobile, VR, AR…) is of great interest to publishers, science, cultural heritage, branding and broadcasting. Simone Arcagni, author of the book “Visioni Digitali”; (Einaudi 2016) outlines the landscape of the multiform universe of new non-fiction digital content.