Bellaria, il finale

E così ieri è stata l’ultima giornata del Bellaria Film Festival. Si è chiuso in maniera straordinaria con un workshop a cura di Doc/it tenuto da Nicolas Philibert e con la proiezione di The Fall di Peter Whitehead, film, oseremmo dire, “sperimentale” in cui Whitehead documenta la “sua” New York nel 1968. Tra le proteste per la guerra in Vietnam, l’attivismo dei movimenti afroamericani. Una società in rivolta, ma anche in fermento, vitale. Si vede Bob Kennedy, si vedono le rivolte scatenate dall’omicidio di Martin Luther King. E poi nel finale un documento davvero unico: il regista, asserragliato alla Colombia University con gli studenti che la occupano, filma i giorni dell’occupazione e la carica della polizia. Davvero un’opera imperdibile.

Registi, produttori, giovani e meno giovani, professionisti del settore, animatori culturali del documentario, si sono così trovati e confrontati, si sono conosciuti, in molti casi… ci si augura che l’attenzione verso questa forma di cinema aumenti, che si possa vedere crescere anno per anno, magari proprio qui, a Bellaria, il numero delle opere, la loro qualità, le idee.