Nespolo e il cinema d’artista

Utopia e cinema, arte e cinema… binomi indissolubili per una serie di artisti che negli anni ’60 hanno iniziato ad avvicinarsi al cinema. Tra questi Ugo Nespolo è di quelli che hanno intessuto con il cinema un rapporto più stretto e duraturo: dai Super8 degli anni ’60 fino a oggi. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino propone un omaggio al cinema di Ugo Nespolo con l’evento Time after Time. Nespolocinema (13 giugno – 14 settembre). Un omaggio che prevede la proiezione dei suoi film nella sala del Museo e una mostra curata dallo stesso Nespolo in cui si affiancano opere nuove – opere che sono il risultato di un “trattamento” di alcuni fotogrammi dei suoi film – e famosi acrilici aventi per oggetto il cinema.
Un evento significativo e un modo per ricordare un’utopia cinematografica che è stato (e in alcuni casi ancora è) il cinema degli artisti, come ci ricorda la studiosa Maria Rosa Sossai nel suo bel libro Film d’artista. Percorsi e confronti tra arte e cinema (Silvana Editoriale) che prende in considerazione il concetto di sperimentale e analizza le prove di film d’artista italiano (Barucchello e Grifi) e internazionale. Analizza le scelte estetiche, prende in considerazione i diversi approcci: da quello documentaristico alle installazioni, remake e found footage. Dal cinema d’artista storico a quello contemporaneo passando attraverso i geniali sperimentatori come Jean-Luc Godard e i più giovani come Armin Linke e Francesco Vezzoli…