Storia del documentario italiano. Immagini e culture dell’altro cinema, così si intitola il fondamentale libro di Marco Bertozzi da poco uscito per Marsilio. Un libro fondamentale perché traccia una storia di questo genere “altro” del cinema e perché traccia una storia del documentario in Italia, dalle vedute del primo cinema ai giorni nostri tra digitale e rete. Una storia appassionante fatta di nomi illustri (ricordo soprattutto Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Ermanno Olmi, Vittorio De Seta) e di capolavori.
Bertozzi lega la storia della produzione di documentari alla società italiana, tenendo sempre presente che la storia del documentario passa anche attraverso la storia di come un paese si guarda e si indaga… e Bertozzi lo fa con spirito vivo: si sente che non è solo uno studioso ma anche parte in causa, lui stesso documentarista… lo fa portando sulla carta anni di ricerche e visioni, dati, studi, una mole di materiale consultato davvero impressionante, a cui si aggiunge una non comune capacità critica e analitica. E inoltre riesce a proporci non una fredda storia, un testo per pochi docenti e appassionanti, ma un racconto vivido; non cela le sue passioni (penso alle bellissime pagine su Alberto Grifi)… insomma una lettura piacevole, appassionante, un modo per entrare nel meccanismo con cui noi italiani ci pensiamo in termini visivi (o ci siamo pensati), un testo importante che vale molti trattati di sociologia e di storia e che ci ricorda l’importanza di un “genere” cinematografico ad un certo punto diventato minore…