Il convegno “Cinema, media e democrazia nell’era della globalizzazione” di cui ho già avuto modo di parlare ha davvero proposto un intensisimo programma di incontri, dibattiti, tavole rotonde. In un dibattito quasi sempre di alto livello, ogni tanto si è sentito risuonare un ritonrello ormai un po’ trito, e cioè che su Internet non si trova nulla e che su You Tube ci sono solo schifezze. Non che nel mare di schifezze si fa fatica a trovare le cose interessanti, ma che non c’è nulla. Ora per smentire questi commenti un po’ grossolani voglio proporvi, proprio tratto da You Tube, una intervista di Robert Cahen, grande artista di videoarte che con la sua presenza ha reso ancora più interessante e imprescindibile questo convegno (assieme a lui c’erano anche Steina Vasulka e Jorge La Ferla).
La videoarte – è emerso con forza da questo convegno – e ogni sperimentazione nel campo dell’audiovisivo, hanno molto da dire in questo momento di forti cambiamenti, in cui non solo le tecnologie e i modi di fruizione cambiano rapidamente, ma in cui nuove realtà si affacciano, nuove realtà con cose nuove da dire e quindi alla ricerca di linguaggi nuovi.