“Ma-donne”… con un bel gioco di parole si presenta la regista (Tano da morire, Angela) Roberta Torre nell’inedita veste di artista per una mostra (28 marzo – 18 aprile) di ritratti fotografici curata da Sergio Toffetti e attualmente in corso presso l’Archivio Storico di Palermo: 22 ritratti di donne comuni. La mostra è bella e intrigante e mette in evidenza i temi e le ossessioni formali della regista: il camp e il kitsh, ma anche la sua "dedizione" al corpo e al corpo femminile, in particolare. Scatti realizzati come inquadrature cinematografiche che giocano sul filo dell'ironia e del grottesco. Scatti che assomigliano al gusto eccessivo di David La Chappelle ma che mostrano corpi femminili ordinari, veri, reali (non le super modelle del fotografo americano) e per questo bellissimi e vividi.
La Torre cita soprattutto la cultura Pop, l’Iperrealismo e Robert Mapplethorpe… le donne della Torre sono naif e barocche, sante e ordinarie. In una bella e non comune cornice come il palazzo dell’Archivio di Stato di Palermo, si presentano questi strani ex voto pop e camp.