Fisheye – International Experimental Film & Video Festival è una manifestazione diretta da Bruno Di Marino che si sta tenendo a Roma (15 – 20 ottobre) al Nuovo Cinema Aquila. Una rassegna nel nome della sperimentazione e per conoscerla meglio ho rivolto qualche domanda al direttore Bruno Di Marino:
– Bruno, raccontaci in breve cosa possiamo aspettarci da Fisheye…
Il meglio della sperimentazione a livello mondiale, almeno dal mio punto di vista: dalla videoarte al found-footage, dal video musicale all'animazione sperimentale, dagli esperimenti in super 8 al live musicale su immagini create in diretta, oltre a una mostra collaterale allestita alla calcografia nazionale di Roma su 5 artisti-animatori (Carrano, Ferrara, Basmati, Villoresi, E.G.O.), una tavola rotonda e una mini-retrospettiva su Mauricio Kagel e molte altre cose
– Il tuo percorso abbraccia i cinema di sperimentazione, il video e il cinema d'arte e il videoclip… come vedi questo panorama oggi… vivo, vivace o no?
Molto vivace, nonostante non ci sia nessun sistema produttivo vero e proprio né un mercato, è proprio nei momenti di crisi, quando non circolano soldi che la sperimentazione la fa da padrona, perché diventa l'unica possibilità di realizzare opere in modo davvero artigianale, pauperistico, rappresenta insomma l'arte di arrangiarsi ma anche di riscoprire nuovi formati e nuovi procedimenti, a partire dal super8 (che per la verità non è poi così economico, dal momento che 3 minuti costanto 40 auro sviluppo incluso). Ad ogni modo oggi il panorama della sperimentazione è – secondo me – più vivo e interessante che mai. Anche in Italia, dove comunque continua ad essere piuttosto ignorato.
– E infatti volevo chiederti del panorama italiano (a cui dedichi parecchio spazio)?
26 anteprime italiane sono già tante, disseminate un po' in tutte le sezioni ma soprattutto in PanFish che rapppresenta la vetrina con le opere degli ultimi 2-3 anni. La maggioranza sono cortometraggi, ma c'è anche un lungometraggio, N.varazioni, realizzato da un filmmaker e artista visuale di Roma, Franco Losvizzero, che vede la partecipazione di una ventina di attori, tra cui Violante Placido, Roberto Zibetti, Miriam Catania, Flavia Vento. E' un vero e proprio film d'artista con attori, anche di soap opere, insomma un'operazione piuttosto singolare (e non solo in Italia). Ma se contiamo le opere italiane che sono presenti in FishEye penso che su 260 film saranno più della metà. Del resto ho cominciato ad organizzare il festival a fine giugno e quindi non potevo certo andare in giro per il mondo a cercare cose (il budget ridottissimo non me lo avrebbe permesso), dunque ho dovuto rivolgermi soprattutto agli amici. E dopo 20 anni che mi occupo di sperimentazione conosco quasi tutti quelli che la praticano nel nostro paese.