Si è aperto il Torino Film Festival, 27° edizione, nuovo direttore Gianni Amelio… programma molto vasto e due importanti retrospettive (Nicholas Ray e Nagisa Oshima) sono i caratteri che contraddistinguono il festival torinese, per il resto vedremo e approfondiremo meglio nei prossimi giorni.
Inatnto Nowhere Boy della regista Sam Taylor Wood ha aperto il festival, un film sull'adolescenza di John Lennon centrata soprattutto sul suo rapporto molto particolare con la madre, che lo aveva abbandonato, e la zia Mimi che lo ha cresciuto. Il giovane Lennon è visto nella sua formazione da giovane scapestrato a musicista ma soprattutto come giovane uomo tra due donne molto diverse. Sul film va fatta subito una precisazione: se il biopic, e in particolare il rock-biopic, è ormai un genere riconosciuto, ahimè! lo è anche per la poca fantasia con cui queste storie vengono messe in scena. Il solito rituale fatto di strizzatine d'occhio ai fan, melodramma e soprattutto un'aura di futura gloria decisamente pesantuccia. Insomma il solito film con begli attori, una bella recitazione, una bella sceneggiatura ma di una noia e soprattutto di una mediocrità disarmante.
Mentre Oil City Confidential di Julien Temple è un bel documentario sui Dr. Feelgood, band che ha avuto un momento di gloria a metà degli anni '70 nella scena del pub rock (si ricordano infatti assieme ai mitici Edie & the Hot Rods). Temple trova una storia affascinante che nasce in un'isoletta industriale dell'Essex e che porta ad una stagione di gloria, alla rottura e al declino. I protagonisti (meno il cantante Lee morto di cancro) vivono ancora sulla loro isola dal panorama industriale e ricordano tra divertimento, nostalgia e soprattutto sana follia blues il loro passato. Temple è bravo, forse un po' troppo mestierante, fa un film pieno di citazioni, con giochi da film di repertorio, sa realizzare bellissime interviste e monta il tutto con energia e ironia… un po' troppo da marchio di fabbrica "Temple" ma il risultato è comunque buono…