Rob Bredow è Chief Technology Officer e supervisore degli effetti visivi per la Sony Pictures Imageworks. Recentemente è stato supervisore degli effetti visivi per Piovono Polpettedi Phil Lord e Chris Miller II, la gustosissima commedia in 3D ispirata al classico per bambini dal titolo omonimo di Judi Barrett e Ron Barrett. Lo abbiamo incontrato quest’inverno alla View Conference di Torino e la sua intervista è compresa nel volume monografico della rivista “Close up” Il cinema 3D stereoscopico (di cui vi ho parlato ieri) edito da Kaplan… questa è la breve intervista a Bredow…
Quali innovative tecnologie avete usato per Piovono polpette?
Abbiamo usato una gran quantità di tecnologie innovative per realizzare Piovono polpette, per supportare la narrazione creativa del film. I nostri registi sapevano fin dall’inizio che volevano che il film fosse un’animazione – e che usasse un linguaggio forte e dalla forma stilizzata. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il gruppo della produzione del design per creare un mondo dove i personaggi fossero abbastanza flessibili da poter assumere pose estreme e intanto mantenere il loro aspetto stilizzato. Si è trattato di una grande sfida per il gruppo che ha predisposto i nostri personaggi al movimento, ma penso che siano riusciti a realizzare un gran numero di espressioni che si possono vedere sui loro volti durante l’intero film.
Abbiamo usato una tecnica di rendering nuovissima chiamata Global Illumination, con Global Illumination le luci si diffondono nella scena al computer nello stesso modo in cui capita nella vita reale. E donano un look molto più sofisticato all’illuminazione senza richiedere che l’artista realizzi manualmente tutti questi bounce di luce. Questo ha davvero contribuito all’immagine così unica del film.
Sembra che tutti abbiano aspettato Avatar per avere un’opinione più completa sulle nuove tecnologie di 3D stereoscopico… qual è il futuro per Sony? E per te?
Alla Sony Imageworks siamo stati molto fortunati ad essere tra i primi e i migliori nella realizzazione di film in 3D stereoscopico. A partire da Polar Express (2004, di Robert Zemeckis), abbiamo fatto molti film con questa tecnologia. Pensiamo che possa essere un’esperienza molto immersiva assistere ad un film in stereo 3D ed è anche molto divertente lavorarci. Chi non vorrebbe vedere cibo cadere dal cielo in sala in 3D stereoscopico?
Riguardo al futuro del 3D, ci sono ancora molte esperienze da mettere a punto per rendere questa tecnologia comoda e immersiva per il pubblico. Piovono polpette è il nostro settimo film e questa esperienza ci ha dato la chance di mettere a punto i nostri processi stereo. Pensando al futuro, penso che questo diventerà un format che alcuni registi adotteranno totalmente come un linguaggio aggiuntivo con il quale raccontare le loro storie. Noi abbiamo avuto anche l’opportunità di supportare la narrazione con il nostro linguaggio stereoscopico, ma penso che abbiamo appena scrostato la superficie di ciò che è possibile fare.