La vita in un giorno è un progetto particolare: gli utenti di YouTube potranno caricare (fino al 31 luglio) un breve filmato riguardante la giornata del 24 luglio… scene di vita quotidiana, cose eccezionali, famigliari… qualsiasi cosa accada il 24. I filmati saranno poi visionati dal produttore Kevin MacDonald e dal famoso regista Ridley Scott che riunirà il meglio del materiale per creare un film che ripercorre la vita in un giorno qualsiasi nel nostro pianeta. Il film verrò poi e proiettato al Sundance Festival e sarà visibile sul web (a gennaio).
La cosa interessante è che il cinema si appropria dei social network ma in questo caso lo fa con intelligenza, non snaturandoli ma anzi assecondandoli: chiamare gli utenti a partecipare, portando il loro mondo, ciò che li criconda e poi chiedergli di condividere.
Quello che mi affascina del progetto è l’idea di casualità, quel misto di informazione, cronaca e racconto che deriverà… penso che si tratti di un esperimento, persino un gioco e non certo una formula produttiva stabile, ma penso che avrà il merito di raccontare o meglio di mostrare una sorta di estetica contemporanea dell’audiovisivo.
Un esperimento che assomiglia a certe prove artistiche concettuali e nello stesso temo celebra la ipervisibilità prodotta dai social network… la connessione globale può essere in grado di sintetizzare uno spazio temporale definito (una giornata qualsiasi) in uno spazio virtuale accessibile a chiunque… mette la vertigine anche se ormai è un’esperienza quotidiana.