Nel sito di Ninjamarketing si può trovare questo interessante articolo (qui) che parte dal presupposto che…
Mentre Vine aumenta il numero di condivisioni e scala le posizioni nella classifica di Google Play, Instagram offre la possibilità di realizzare video da 15 secondi.
I video hanno acquisito una sempre maggiore rilevanza nell’interazione
sui social network, con adeguate reinterpretazioni rispetto ai classici
trailer o spot.
I contenuti video stanno ormai divenendo il linguaggio più diffuso in Rete. Il che implica ameno due riflessioni iniziali. La centralità del linguaggio cinematografico in questo primo scorcio di secolo. Il cinema inteso come industria della celluloide, sistemato in uno spazio di fruizione pressoché unico come la sala cinematografico e ridotto ad un formato più o meno standard, il film narrativo di 90 o 120′ minuti… questo “cinema” è sicuramente in crisi. Ma l’idea di cinema come audiovisivo, come discorso sulle immagini in movimento. L’idea di cinema come linguaggio della comunicazione e dell’informazione. L’idea di cinema come serie di possibilità espressive… questo cinema è vivo e vivace e tiene un collegamento vistoso con il secolo del cinema (il ‘900 ovviamente).
La Rete in qualche modo sta generando una serie di possibilità audiovisive nuove che stanno facendo saltare modi, pratiche e modelli di realizzazione e di fruizione, così come generi e standard… dal giornalismo al marketing allora benvenuto al “cinema dopo il cinema”