Nel suo nuovo libro, Kinema.
Il cinema sulle tracce del cinema. Dal film alle arti elettroniche, andata e
ritorno (Exòrma), Marco Maria Gazzano fa il punto di una storia che
potremmo dire “laterale” del cinema. E’ la storia che Gazzano segue con profondità
da anni e che va dal cinema sperimentale e il “cinema espanso” teorizzato da
Gene Youngblood, e che comprende la videoarte, il video, l’elettronica, il
digitale, e tutte quelle forme di audiovisivo che si sono affiancate al cinema
più tradizionalmente inteso.

Si tratta di forme, modi e tecnologie che attraversano le
avanguardie, che guardano la tecnologia, che spesso hanno vicinanze più con la
poesia, la saggistica e la scienza. Gazzano raccoglie appunti, saggi, note
critiche che hanno accompagnato la sua attività di critico, teorico, studioso
dalla fine degli anni ’70 a oggi.

Si parla di Gianni Toti e di Tron in questo libro, del video
e della Computer Graphic, degli esperimenti con il satellite, di videoinstallazioni
e ambienti interattivi. Un libro denso eppure agile proprio per la forma della
raccolta di saggi.

Nel momento in cui le trasformazioni in ambito mediale – e
in particolare nel cinema – sono così radicali e aprono a nuovi paradigmi, un
volume che riesca a mostrare una mappa così ricca e profonda di cosa si è mosso dall’avvento del video fino alla Rete è quantomeno necessario e utile per
cercare un nuovo orientamento e per trovare percorsi con cui affrontare una
nuova stagione mediale, e di conseguenza teorica.

 

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