Bymyside è una web serie italiana di Flavio Parenti: tre trentenni in un parcheggio di un supermercato piuttosto squallido di una periferia urbana… il tempo passa monotono, i tre fanno parte di una band rock ma non riescono a sfondare… tra canne, birre e dialoghi che mettono in evidenza il vuoto delle loro vite emerge anche una rabbia impotente e cieca… come in un dramma di Beckett si aspetta che qualcuno arrivi (Godot?), che qualcosa succeda o che un mistero venga risolto… bella, girata molto bene, sembra Clerks senza la comicità. Il meccanismo è semplice, c’è un canale su Youtube, si vede la puntata e appena finisce compare lo spazio da cliccare per continuare e seguire l’episodio successivo.
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Più complessa l’operazione di Days, anch’esso di Flavio Parenti, che è invece una web serie crossmediale interattiva. In un unfuturo molto vicino l’Italia dichiara bancarotta e seguiamo attraverso quattro pesronaggi una serie di avvenimenti del dopo crisi… forse l’intero mondo sta implodendo, forse l’intero sistema di connessione sta per fare crack, e forse c’è una speranza… 7 arche… misterioso, efficace, apocalittico quanto basta, complesso: il film richiede allo spettatore di trasformarsi in utente ed entrare nel mondo di Days, scegliere quali personaggi seguire, decidere quale linea narrativa privilegiare… la rete si dimostra sempre più, anche in Italia, la piattaforma decisiva per raccontare in maniera nuova, per promuoversi fuori dai normali vincoli industriali e per sperimentare storie, narrazioni e persino pratiche nuove… to be continued
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