Il porno espanso

Enrico Biasin, Giovanna Maina, Federico Zecca sono i curatori di Il porno espanso. Dal cinema ai nuovi media (Mimesis), un volume che – come dicono gli stessi curatori: "riunisce una serie di contributi dedicati alla pornografia audiovisiva contemporanea, intesa come “forma culturale” veicolata attraverso molteplici piattaforme tecnologiche (cinema, televisione, Internet)."

La pornografia  come modello di visione contemporanea, una sorta di ossessione dello sguardo che l'epoca dei media elettronici e digitali ha aumentato a dismisura. Immagini che sono pornografiche anche solo per il loro modo di presentarsi, moltiplicate e senza filtri… è un po' la teoria di Baudrillard e quanto afferma anche Fredric Jameson. Siamo sovraesposti alle immagini che ci colpiscono crudamente e a volte crudelmente; ma il porno è diventato non solo un fatto buono per gli studi di sociologia, ma anche una importante dimensione estetica (lo aveva già capito David Cronenberg negli anni '70 e poi con quel suo capolavoro che è Crash)… il "porno", come lo scandiva a piena voce Carmelo Bene, come forma estetica dell'immaginario contemporaneo… un immaginario che esce dai suoi confini per "espandersi" in altri ambiti come il cinema d’autore e di genere, le arti visive, la fiction televisiva, il fashion design e il videoclip, argomento di cui mi sono occupato io nello specifico in questo volume con una serie di brevi analisi sull'assunzione di modelli estetici e formali del porno da parte di alcuni cantanti e musicisti per creare il loro immaginario…