Alexis di Motus

Alexis una tragedia greca  visto al festival delle Colline Torinesi (sito)… e il gruppo di Motus ritorna ancora una volta ad Antigone, un Antigone antica e moderna, che attraversa il tempo, che si fa materia di riflessione aperta alla partecipazione con il pubblico. E si fa addirittura cronaca, nel momento in cui il gruppo si trova ad Atene proprio nei giorni della rivolta di piazza, quando il giovanisimo Alexis viene ucciso da un rappresentante delle forze dell'ordine e il suo corpo rimane per ore accasciato a terra… proprio come Polinice Alexis rappresenta la vittima ed è il simbolo di una pietas che rende obbligatoria una presa di posizione… Tra rincorse nello spazio scenico, testimonianze dirette, una serie di documenti video tra interviste e riprese delle convulse giornate della rivolta, lo spettacolo di Motus diventa una breccia aperta nel tempo e nello spazio, una breccia perta, un quesito aperto che viene rivolto a più persone con diversi mezzi (le interviste video, la richiesta di partecipazione del pubblico, i dialoghi tra gli attori in scena che rappresentano se stessi, che testimoniano di sé)… foto, video, musiche performate in scena e musiche registrate (un pezzo della band di hardcore greca Deus ex machina), dialoghi si intersecano, cercano la via della polifonia dei punti di vista diversi, persino del ribaltamento tra spazio scenico e pubblico (invitato ad un certo punto a partecipare)… un testo multiforme e "multivisivo"…