Alvin Curran e Domenico Sciajno… performance tra suoni e immagini

Note, dissonanze, rumori, suoni, melodie e asincronie… ieri sera al Politeama di Palermo ho assistito al concerto (forse meglio, la performance) di Alvin Curran con il compositore, musicista elettronico e artista palermitano Domenico Sciajno. Programmato nella stagione concertistica dell’Associazione Siciliana Amici della Musica, il duo ha presentato Palermo Sonic Graffiti
Curran al corno, poi al pianoforte suona e manipola suoni, costruisce architetture sonore a tratti minimaliste; Sciajno sta dietro al computer e modula i suoni e le immagini video che a volte fluttuano come onde, altre volte sono “vinte” dalle intereferenze… in ogni caso si muovono come materiale liquido e astratto (nonostante facciano capolino immagini realistice e a volte anche cronachistiche come i migranti tunisini di Lampedusa) sul grande schermo che nel buio della sala si apre come una finestra mediale e onirica. I due musicisti sono ai lati “come un terzetto” mi confessa Sciajno dopo il concerto, e in effetti il colpo d’occhio è proprio quello di una formazione a 3. I suoni di Curran sono elaborati in tempo reale da Sciajno e creano un impasto sonoro che parte dal suono dello strumento per coprirsi di echi entrando in dialettica con sonorità elettroniche, rumori e riverberi in un gioco davvero attraente e a tratti emozionante (la parte centrale della performance con le immagini delle interferenze video è stata la mia preferita)… bel concerto, poche persone si sono alzate poco dopo l’inizio… si vede che risulta difficile passare da Beethoven a Curran e Sciajno e lo capisco (ma magari un po’ di curiosità e resistenza in più non nuocerebbe…). Il melange tra suoni e musica per il tramite del computer è riuscito e i due artisti si sono anche distinti per la simpatia e la disponibilità in un simpatico dopo concerto nella tiepida nottata palermitana…