Pillcam e Realtà Aumentata

Le frontiere della cosiddetta Realtà Aumentata sono davvero molteplici. Tra queste quelle del medical imaging e la possibilità di costruire tecnologie di imaging in grado di mostrare e registrare le parti più recondite del nostro corpo e ridarci una sorta di doppio virtuale del nostro interno. In questa direzione è la Pillcam che promette di rendere totalmente indolori endoscopie e colonscopie. Una camera all'interno di una pillola che si ingerisce e che per 24 ore trasmette immagini video che vengono recepite da un sitema di sensori posti sul ventre del paziente. Niente dolore e soprattutto una visione reale e istantanea (ma anche, ovviamente, registrabile) del nostro apparato digestivo. Un viaggio digitale dallo stomaco all'intestino che ci offre un doppio rovesciato dal nostro interno. Molto più delle tavole anatomiche, delle radiografie o delle riproduzioni dei vari organi interni, l'immagine in movimento in tempo reale, prodotta da un occhio interiore, è un vero e proprio rivolgimento delle normali percezioni corporee. Sposta non solo la normale dinamica tra occhio (rivolto all'esterno) e corpo, ma mette in gioco anche la nostra percezione del corpo "aumentandolo" e rendendolo sensibile alla visione anche nei suoi luoghi meno accessibili ("naturalmente").

La Pillcam è come una missione telescopica nell'universo, uno sguardo titanico, ancorché miniaturizzato, lanciato nell'oscurità, cioè in luoghi non ancora illuminati dalle potenzialità del nostro sguardo. Uno sguardo che inoltre offre un'aura digitale che accresce la nostra visione del reale, la rende mappabile e archiviabile, costruendo un nuovo corpo "aumentato".