La scienza deve tornare agli uomini, agli uomini comuni, deve uscire dai laboratori e divenire patrimonio dell'umanità.
Il digitale ha aperto alla possibilità di archiviare un numero vastissimo di dati che sono un valore per tutti, anche perché la maggior parte dela ricerca è sviluppata con soldi pubblici.
Siamo monitorati costantemente, ci serviamo di tecnologie sempre più sofisticate eppure i dati che spesso ci riguardano non sono open per noi e questo deve cambiare, deve mutare il nostro rapporto di cittadini con le tecnologie.
Questi sono i punti fondamentali del pensiero di Roger Molina che ha esposto il suo pensiero il 26 febbraio a Meet the Media Guru a Milano. Nel sito trovate lo streaming del suo intervento che consiglio caldamente.
Il pensiero di Molina si muove nella direzione di un nuovo umanesimo tecnologico, di un nuovo rapporto che nasca dal basso, dai cittadini con la possibilità di appropriarsi della tecnologia e dei dati della scienza, poterli gestire, confrontarsi su di essi, sviluppare una nuova cultura…