All'interno del Festival della Scienza di Palermo (4-13 dicembre) c'è una sezione davvero inteerssante,"La scienza in video"… come scrivono gli stessi organizzatori: "Documentari, video d’arte, cortometraggi, film affrontano, da punti di
vista diversi e complementari, temi centrali, sia per le scienze pure,
sia per le cosiddette scienze umane: il tempo, lo spazio, la percezione
sensoriale, l’esperienza. Da questioni specialistiche connesse alla
fisica, alla genetica, all’ottica, alla robotica, alle scienze
naturali, ad ambiti apparentemente più “facili”, l’architettura, la
museografia, passando per due pilastri della scienza moderna, Galilei e
Darwin, il nesso semplice/complesso è il filo rosso sotteso alle
diverse “letture” proposte. La finalità della rassegna è scardinare il
senso comune per far emergere la complessa semplicità di ogni forma di
conoscenza che è, al tempo stesso, semplice complessità."
Il cinema nasce in seno alla scienza, alla chimica, alla meccanica, nasce come studio di fisica sul movimento, viene ben presto usato in medicina, nell'aviazione. Il legame è stretto e pertinente e soprattutto con la scienza il cinema condivide speso un immaginario contemporaneo, visioni, previsioni, e in particolare uno sguardo curioso, tecnologico, profondo che sfida la fisica e le resistenze del nostro mondo. Oggi soprattutto penso che gli intrecci tra cinema e scienza andrebbero studiati molto attentamente…
Ben venga quindi la sezione di questo Festival palermitano che permette di vedere opere come: Life running out of control di Bertram Verhaag (2004) sulla manipolazione genetica, Fast chip and out of control di Errol Morris (1997), il grande documentarista presenta 4 uomini e la loro passione per gli animali e poi
Darwin di Peter Greenaway (1993), omaggio del regista e artista inglese allo scienziato della teoria evoluzionistica, ma poi filmati Luce e i film di Omegna, operatore del cinema delle origini…