Da ieri a Torino si è aperto Share Festival,
festival internazionale di arte e cultura digitale. Oggi ho potuto ammirare la
mostra Market Forces curata per Share da Simona Lodi. Si tratta di artisti che
riflettono sul mercato come Salvatore Iaconesi e il suo Squatting Supermarket.
Falsi prodotti che si installano nelle corsie dei supermercati ma anche
prodotti che segnano il loro passaggio in un mondo spesso dominato da guerra e
violenza.
L’arte riflette sul mercato e si incunea nei
meccanismi del mercato globale.
Inoltre nello spazio espositivo al Museo
Regionale della Scienza anche gli artisti che hanno vinto lo Share Prize. Opere
che mettono in primo piano l’interazione o l’interattività ma anche i percorsi
rizomatici e casuali. Ralf Baeker (Calculating Space) crea una struttura
neuronale dai movimenti casuali e integrati. Una meccanismo del pensare senza
produzione di forme o pensieri ma forma esso stesso. Andreas Muxel (Connect)
realizza un’opera intrigante, una macchina del caso con alcune palle che si muovono
e cercano di legarsi per il tramite di un magnete: movimento, caso e caos. E
poi Proximity of Needs di Lia, un’opera che richiede la partecipazione dello
spettatore che definisce alcuni parametri che realizzano percorsi astratti di
punti e linee, forme che assomigliano a strutture organiche e che si
realizzano davanti agli occhi dello spettatore/sperimentatore…
Un’altra bella esperienza è Fino alla fine del
cinema, sezione curata da Luca Barbeni… la possibilità di inoltrarsi in un
cinema che verrà, interattivo, crossmediale, ibrido, partecipato. Tra le varie
cose il nuovo lavoro del geniale David Lynch una serie di interviste realizzate
in un percorso coast to coast. Brevi frammenti di vita rubati e organizzati
attraverso una mappa. Dal sito si può seguire il percorso o sceglierne uno
alternativo o, ancora, scegliere alcune facce, alcune storie…
Nei prossimi giorni nuovi appuntamenti dal
Share Festival…