Glenn Entis con la solita capacità oratoria ha
affrontato stamattina alla View Conference il discorso di un mutamento delle tecnologie come un
cambiamento sociale, parlando da modi di interazione e di costruzione di
comunità che dalla fase live a quella elettronica arriva ora al digitale.
Ha parlato della rete e dei social network,
dello shopping virtuale e della creazione di una comunicazione globale ma anche
delle forme che assume questa nuova comunicazione. Il passaggio, a mio avviso,
più significativo è stato quello sulla “gamificazione” dei media, cioè delle
strategie di gioco che i media stanno traendo dai videogiochi. Ha portato
l’esempio di wikipedia e di EBay dove l’interlocutore è chiamato a partecipare,
mettersi in gioco, anche a sfidarsi, in qualche modo. Ha parlato anche di un
trend “cloud” in cui tutto l’hard del commercio per come lo conosciamo
svanisce. Dove viene meno l’importanza di dare concretezza ad un prodotto,
imballarlo, distribuirlo etc. Nel caso dei videogiochi ha mostrato la
possibilità di non intervenire più sul proprio computer ma connettersi a dati
sul service. Usare velocemente, non registrare e tantomeno acquistare. Come per
i “vecchi” software per mappare i propri percorsi e viaggi come “Streets and Trips”
ora resi obsoleti da Google Maps. Ha presentato quindi una società in mutazione
rapida con le sue tecnologie e alla fine la visione di un pianeta presto
completamente connesso ha chiuso il suo appaluditissimo speech con un’utopia
tecnologica davvero incisiva.