No, niente birra e patatine, niente inno nazionale, non parliamo di calcio… parliamo di cinema. Io sono per il buon cinema, a prescindere dai contesti nazionali, ovviamente. Ma il cinema è anche cultura, è la nostra società, è il nostro modo di specchiarci e quindi non poso che tifare per il cinema italiano. Vedere quindi in concorso nel prestigioso festival del cinema di Cannes ben due film italiani non può che farmi piacere… soprattutto perché si tratta di due film che sulla carta possono essere importanti, si tratta infatti di due tra i migliori registi della nuova generazione, che hanno già dimostrato capacità, valore, genio: Matteo Garrone (Terra di mezzo, L’imbalsamatore, Primo amore) e Paolo Sorrentino (L’uomo in più, Le conseguenze dell’amore, L’amico di famiglia). Inoltre si tratta di due film coraggiosi: Garrone mette in scena il celebre libro di Roberto Saviano Gomorra e Sorrentino nientemeno che l’incarnazione del potere in Italia, Giulio Andreotti (Il Divo). Due registi talentuosi, abbiamo detto, dotati di una rara capacità narrativa ma anche di visione, capaci di un cinema mai mediocre, che sanno usare al meglio gli attori, e in questo caso la presenza per entrambi di Toni Servillo, sembra essere una dote in più… aspettiamoci molto allora dalla ribalta internazionale che gli viene offerta.
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