Ma dove eravamo rimasti? Forse ai grandi spazi, alla “terra dell’abbondanza”, al West come territorio mitico da conquistare, al deserto come sfida, spazio sconfinato che si apre al coraggio di pochi uomini… eravamo forse rimasti con John Wayne sulla soglia della piccola casa colonica di Sentieri selvaggi di John Ford, mentre esce e ritorna nel deserto verso il “selvaggio” abitato da quegli indiani che erano, non tanto il nemico in quanto etnia, razza (almeno nel film di Ford), ma soprattutto in quanto inquietante presenza del selvaggio… ecco, forse i fratelli Coen sono ripartiti da lì per il loro bellissimo Non è un paese per vecchi. Pur sapendo che di tutta la leggenda del West, del mito della frontiera, ben poco è rimasto nell’America contemporanea; e nonostante tutto ritornano nel West e al genere western e ritornano al deserto, vera calamita di tutti i personaggi del film, che lo affrontano, lo costeggiano, fanno piccole incursioni, vi muoiono. Il deserto ancora una volta come luogo fisico e luogo simbolico dell’America, e ancora una volta popolato da una presenza inquietante che minaccia la civiltà (urbana): non più gli indiani, i pellerossa, bensì un assassino senza scrupoli, vagamente filosofico, schizoide. Una presenza fisica incredibile cui da corpo l’eccellente attore spagnolo Javier Bardem. Vestito di nero, in maniera semplice, con i capelli stirati e pettinati “a paggetto”, con un fare calmo, e soprattutto con una gelida volontà di uccidere. Non c’è logica nel suo agire, c’è solo presenza, un monolito di male incuneato nel cuore degli States, un Moby Dick il cui unico senso è di essere antagonista all’uomo in quanto homo sapiens, antagonista in quanto alternativo all’intelligenza (con il suo amore per il caso), ai buoni sentimenti (con il suo disprezzo per la vita), alla famiglia, alla legge, allo Stato, antagonista puro e quindi perturbante.
I Coen realizzano un film che mette in pace con il cinema americano e con il cinema tout court, un film potente, profondo, girato senza i soliti equilibrismi stilistici, un film decisamente secco, popolato da personaggi quasi scultorei come il già citato Bardem ma anche l’incredibile Tommy Lee Jones.