Animal Cinema

C’è qualcosa di tremendamente inquietante e allo stesso tempo esaltante in questo cortometraggio che sta facendo il giro dei più prestigiosi festival internazionali.

Animal Cinema di Emilio Vavarella è un’avventura dello sguardo e del casuale, un cinema istintivo e digitale dove piccole macchine della visione abbandonate sul campo vengono acquisite da animali che con i loro movimenti e spostamenti creano un’opera visiva e sonora dalla rara efficacia.

Animal Cinema propone uno sguardo disintegrato nelle sue normali funzioni, un ambiente visivo in cui il mezzo non è più condizionato da alcuna strategia d’autore (o di operatore) e che diviene arte biologica.

Addirittura una metafora di una sorta di nuovo cloud visivo e comunicazionale in cui il mezzo (media) perde la sua centralità per essere parte di un’ecologia della comunicazione, un’atmosfera in cui biologia e tecnologia sono parti di uno stesso sistema.