Oscar digitale

Solo una breve considerazione sulla premiazione degli Oscar appena conclusa… è stato l'Oscar della definitiva consacrazione del cinema digitale e del cinema nell'era del digitale.

La guerra tra James Cameron e l'ex moglie Kathryn Bigelow è stata all'insegna della visione digitale della nostra epoca. Avatar è il film della svolta del digitale stereoscopico. Il film che ha decisamente sfruttato meglio il 3D stereoscopico, che ha aperto a nuove possibilità sia nell'uso della stereoscopia ma anche nelle possibilità della CG e nel connubio tra immagini di sintesi e immagini reali. The Hurt Locker è invece un film a basso budget intriso di un'estetica digitale contemporanea. La Bigelow ci fa entrare nella guerra attraverso immagini sporche, in continuo movimento, immagini come fossero rubate da camere portatili o videofonini. La Bigelow ruba dall'immaginario realistico e di cronaca della nsotra epoca per rifondare la visione della guerra.

E non va dimenticato il premio a Up, il capolavoro della Pixar che riceve un giusto tributo anche se per la colonna sonora. Il film in animazione 3D e con l'uso della stereoscopia della casa americana viene premiato per le musiche di Michael Giacchino, italo americano che ha legato i suoi suoni alle magie dell'animazione, e degli effetti speciali digitali. Fiero delle proprie origini italiani come ha più volte ribadito nel suo soggiorno italiano alla View Conference di Torino, Giacchino rappresenta una nuova generazione di compositori di colonne sonore che si trova a proprio agio tra animazione, videogame e film digitali (come nel caso dell'ultimo Star Treck anch'esso premiato alla notte degli Oscar).